Tumore della mammella
E' il tumore femminile più diffuso, nel 2012 in Italia ne sono stati diagnosticati circa 46mila casi
Il cancro al seno è il tumore femminile più diffuso. Nel 2012 in Italia sono stati diagnosticati circa 46mila casi di cancro della mammella, vale a dire che un tumore su tre nella popolazione femminile è a carico del seno.
La sopravvivenza per questa forma tumorale è da anni in costante aumento. L’87% delle donne con diagnosi di tumore alla mammella è viva a 5 anni dalla diagnosi. Tanto che in Italia vivono oggi complessivamente oltre 520mila donne che hanno ricevuto una diagnosi di carcinoma mammario. Nonostante ciò, il cancro al seno, con 13mila decessi, nel 2012 è stata la prima causa di morte per tumore nelle donne.
Il seno è costituito da grasso, tessuto connettivo e una serie di strutture ghiandolari (lobuli) organizzata nei cosiddetti lobi, responsabili della produzione di latte che viene escreto attraverso sottili canali definiti dotti mammari.
Ci sono diversi tipi di cancro al seno che possono svilupparsi in diverse parti del seno. Una prima importante distinzione può essere fatta tra forme non invasive e forme invasive.
Le forme non invasive, dette anche carcinoma in situ, si sviluppano nei dotti e non si espandono al di fuori del seno. Difficilmente questa forma dà luogo a noduli palpabili al tatto, più spesso viene identificata attraverso la mammografia. La più comune forma di carcinoma in situ è il carcinoma duttale in situ.
Il cancro al seno invasivo ha la capacità di espandersi al di fuori del seno. La forma più comune è il carcinoma duttale infiltrante che rappresenta circa i tre quarti di tutti i casi di cancro della mammella.
Il cancro al seno può diffondersi ad altri organi in genere attraverso i linfonodi.
Segni e sintomi
Il cancro della mammella raramente dà dolore. Spesso, il primo sintomo riconoscibile è un nodulo o un’area ispessita nel seno (tuttavia la maggior parte dei noduli, circa il 90% non sono forme tumorali)
Altri possibili sintomi del tumore del seno sono:
- cambiamenti nella forma o nelle dimensioni di uno o di entrambe le mammelle
- perdite dai capezzoli
- rigonfiamenti sulle ascelle
- avvallamenti, fossette sulla pelle del seno
- arrossameti intorno al capezzolo
- cambio nell’aspetto del capezzolo o retrazione dello stesso
- alterazione della cute (cute a buccia d’arancia)
- dolore ingiustificato al seno o all’ascella.
Cause
Il cancro al seno è il risultato di una crescita incontrollata di alcune cellule del seno. Le cause esatte di questa trasformazione non sono chiare, tuttavia esistono numerosi fattori che aumentano le probabilità di una trasformazione delle cellule in senso tumorale. I principali sono:
- L’età
Il rischio di ammalarsi di cancro al seno aumenta con l’età. Questa forma tumorale è più frequente dopo i 50 anni: 8 casi su 10 si verificano dopo questa età - La storia familiare
La presenza di familiari stretti che si sono ammalati in precedenza di cancro della mammella aumenta notevolmente le probabilità di ammalarsi - La genetica
Possedere specifiche varianti di alcuni geni (due in particolare, denominati BRCA1 e BRCA2) può aumentare il rischio di sviluppare questa forma tumorale. È possibile (anche se non automatico) che queste forme genetiche vengano trasmesse dai genitori ai figli - I precedenti per cancro alla mammella
Le persone che sono state già affette da cancro al seno hanno una probabilità più alta della popolazione generale di essere nuovamente colpite dalla malattia, sia alla stessa mammella sia all’altra - Il seno denso
Il seno è composto da migliaia di piccole ghiandole definiti lobuli deputate alla produzione di latte. Nel caso in cui è presente una più alta concentrazione di queste cellule il seno si presenta più denso. Le donne con seno denso hanno maggiori probabilità di sviluppare il cancro al seno, proprio in virtù del più alto numero di cellule che possono trasformarsi in cellule tumorali. Il seno denso è inoltre una condizione che rende più difficile leggere la mammografia e identificare l’eventuale presenza di formazioni tumorali. La densità del seno tende a decrescere con l’età: le strutture ghiandolari vengono infatti man mano sostituite da tessuto grasso - L'esposizione agli estrogeni
In alcuni casi, le cellule tumorali possono essere stimolate a crescere dagli estrogeni, ormoni fisiologicamente presenti nell’organismo femminile fondamentali per la salute riproduttiva. Maggiore è l’esposizione a questi ormoni più alto è il rischio di cancro - Il sovrappeso e l’obesità
Le donne che raggiungono la menopausa in sovrappeso o obese sono a maggior rischio di cancro al seno. La ragione di ciò potrebbe risiedere nella maggiore produzione di estrogeni che si verifica nelle persone con una alta percentuale di grasso corporeo - Il consumo di alcol
Il rischio di cancro aumenta all’aumentare del quantitativo di alcol consumato. In particolare, per ogni 200 donne che bevono due unità alcoliche al giorno, si verificano 3 casi in più di cancro al seno. - Le radiazioni
Alcune procedure mediche che usano radiazioni, come i raggi X o la Tac, possono aumentare il rischio di sviluppare cancro al seno - La terapia ormonale sostitutiva
La terapia ormonale sostitutiva, impiegata per alleviare i sintomi tipici della menopausa, è associata a un lieve aumento del rischio di cancro al seno.
Diagnosi
In presenza di un sospetto di cancro al seno, esistono diversi esami per confermare la diagnosi:
- la mammografia è il primo test a cui si ricorre; consiste in un esame ai raggi X della mammella. È usato anche come test di screening per la diagnosi precoce di questa neoplasia
- utile è anche l’ecografia che, invece, usa gli ultrasuoni ed è particolarmente utile in caso di seno denso
- la biopsia consiste nel prelievo di un piccolo campione di tessuto dal seno. Le cellule vengono poi analizzate al microscopio (esame istologico) per verificare se sono o meno tumorali. Può essere necessario effettuare un esame istologico anche biopsia dei linfonodi dell’ascella per verificare se il cancro si è diffuso ad altri tessuti.
Tra le nuove metodiche recentemente introdotte in questa patologia vi è la risonanza magnetica nucleare mammaria che fornisce ulteriori dettagli ed ha una sensibilità più elevata rispetto ad ecografia e mammografia.
Prevenzione
La prevenzione del tumore della mammella passa per stili di vita corretti. In particolare, una corretta alimentazione e attività fisica regolare si sono dimostrate efficaci strategie di prevenzione.
Numerosi studi hanno inoltre dimostrato che le donne che allattano al seno hanno minori probabilità di ammalarsi di cancro al seno.
Fonte
Tumore della mammella
Ministero della Salute
31 de marzo del 2014